MODELLO DI ORGANIZZAZIONE,
GESTIONE E CONTROLLO
EX D.Lgs 231/2001
AREA GOVERNANCE
Il Modello di organizzazione, gestione e controllo (semplicemente Modello 231) risponde al Pilastro Governance degli obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Il Modello 231 regolamenta la disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica.
Contribuisce ad aiutare a prevenire, rilevare ed affrontare la commissione di reati, a migliorare l’impatto sociale, la relazione con il territorio, con le persone, con i dipendenti, i fornitori, i clienti e, in generale, con le comunità con cui l’organizzazione opera o con cui è in relazione.
Obiettivi Agenda 2030
Il Modello 231 risponde ai seguenti obiettivi:
Obiettivo 5: Raggiungere l’uguaglianza di genere e l’autodeterminazione di tutte le donne e ragazze. L’obiettivo 5 mira ad ottenere la parità di opportunità tra donne e uomini nello sviluppo economico, l’eliminazione di tutte le forme di violenza nei confronti di donne e ragazze e l’uguaglianza di diritti a tutti i livelli di partecipazione.
Obiettivo 16: Promuovere società pacifiche ed inclusive orientate allo sviluppo sostenibile, garantire a tutti l’accesso alla giustizia e costruire istituzioni efficaci, responsabili ed inclusive a tutti i livelli. L’obiettivo 16 mira a ridurre tutte le forme di violenza, fermare la tortura e combattere tutte le forme di criminalità organizzata, perché senza società pacifiche ed inclusive ed in assenza di principi di buongoverno lo sviluppo non può essere inclusivo.
Il Modello 231 contribuisce alla cultura della legalità, della trasparenza e della responsabilità, oltre che alla cultura della non discriminazione ed uguaglianza di genere.
Scopo del Modello 231
Le imprese attente alla compliance non possono non tenere in considerazione l’implementazione di un Modello organizzativo, di gestione e di controllo ai sensi del ex. D.Lgs. 231/2001.
Con il “Modello 231” il legislatore ha regolamentato la responsabilità delle persone giuridiche, società, associazioni o enti anche privi di personalità giuridica, per gli illeciti amministrativi derivanti dalla commissione (o dalla tentata commissione) di determinati reati (definiti “reati presupposto”) realizzati nel loro interesse o vantaggio, da parte di soggetti che rivestono all’interno delle stesse posizioni apicali o subordinate.
Il “Modello 231” prevede, infatti, la possibilità che gli enti adottino ed attuino in modo effettivo ed efficace un modello di organizzazione, gestione e controllo “il c.d. modello organizzativo” con il molteplice scopo di:
- Prevenire/contrastare in modo tempestivo la commissione dei reati presupposto o minimizzare i danni da questi arrecati alla società;
- Potenziare la governance societaria;
- Tutelare la reputazione dell’ente.
Cosa prevede il Modello 231
Il modello 231 di cui le aziende si possono dotare, nasce dalla volontà di migliorare la gestione interna, ridurre la possibilità di commettere dei reati e, in molti casi, tutelarsi davanti alla legge. L’adozione del Modello 231 prevede le seguenti tre parti:
Generale: la quale comprende il manuale, il codice etico, il regolamento dell’Organo di Vigilanza, e il sistema disciplinare;
Specifica: relativa alle diverse tipologie di reato, specificandone le caratteristiche, le modalità per cui si rischia di incorrervi, le funzioni e i processi organizzativi coinvolti. In questa parte, inoltre, si identificano le procedure per la formazione e la messa in pratica delle decisioni prese;
Documentale: da allegare alle precedenti.
Una volta completo di tutte le sue parti, il modello 231 può essere diffuso all’interno dell’azienda, attraverso attività formative e informative dedicate alla messa in pratica dei nuovi protocolli e procedure.
Perchè dotarsi di un Modello 231
Dotarsi di un modello 231 non è obbligatorio, tuttavia non dotarsene espone maggiormente l’azienda alla responsabilità d’impresa nel caso vengano commessi reati. L’adozione del modello 231, oltre ai vantaggi organizzativi che ne derivano, ha l’importante merito di poter preservare l’ente dalla responsabilità di un reato.
Questo a patto che l’organizzazione sia in grado di dimostrare:
1) di aver adottato un sistema organizzativo atto alla prevenzione del particolare reato;
2) di essersi dotato di un organo di vigilanza autonomo e con potere di iniziativa e controllo, con la funzione di monitorare la corretta applicazione di quanto definito nel modello.
Il nostro servizio
Il nostro servizio può essere gestito con il cliente “una tantum” o “continuativo nel tempo”.
Offriamo assistenza per lo sviluppo del modello comprensivo delle nomine, regolamenti, procedure e moduli; cicli di formazione mirati sulla tematica, attività di gestore delle segnalazioni; attività di Audit di I e II parte ed Incarichi di Organismo di Vigilanza.
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